“Ci siamo organizzate davvero bene per la nostra ripartenza. Molte delle nostre clienti avevano dubbi, come tante altre persone, ma il nostro primo obbiettivo era quello di farle sentire sicure e protette all’interno della nostra attività.”
Ha scelto queste parole Lucrezia Ferlaino, la titolare di Hair Fashion Lucrezia, negozio di acconciature per donna specializzato nel trattamento dei capelli situato a Vighizzolo dal 2013, per raccontare come è stata affrontata la ripresa post lockdown.
“Prima del 2013 il negozio era dislocato a Monza – spiega la Ferlaino – Abbiamo quindi alle spalle diversi anni di lavoro e esperienza io e le mie tre dipendenti, ma una situazione del genere, chiaramente non l’avevamo mai vissuta.”
L’emergenza sanitaria e il conseguente blocco del commercio italiano hanno messo tutti i titolari e imprenditori in una posizione scomoda, ma per quanto riguarda la categoria del benessere le difficoltà sono state maggiori: una riapertura ritardata e misure di sicurezza sicuramente più ferree hanno complicato la ^Fase 2^. Ma è la reazione quella che conta.
“Durante la quarantena abbiamo cercato di rimanere vicine alle nostre clienti tramite dei messaggi o dei video in cui offrivamo loro dei consigli sul benessere dei loro capelli, per mantenerli. Questo servizio devo dire che è stato molto apprezzato e ci ha anche fornito un canale diretto con loro per aggiornarle su eventuali novità in vista della riapertura.”
Quest’ultima è stata poi affrontata con occhio di riguardo per la sicurezza e con la massima serietà.
“Abbiamo predisposto delle barriere in plexiglass spostabili, in moda da organizzare al meglio il salone; sterilizziamo gli strumenti ogni volta che vengono utilizzati con una macchina apposita e li conserviamo nelle buste prima del riutilizzo; forniamo alle clienti tutto il materiale monouso necessario; noi siamo provviste di mascherine e maschere per coprire il volto. Ci siamo organizzate bene e siamo felici che le nostre clienti abbiano apprezzato.”
Ma l’apprezzamento non si esaurisce solo per la sicurezza e la premura:
“Noi abbiamo categoricamente lasciato i prezzi precedenti, non abbiamo chiesto nessun aiuto alle nostre clienti per le spese che abbiamo sostenuto per procurarci tutti i dispositivi di sicurezza. Non è certo colpa loro se c’è stato il coronavirus.”
Questi i presupposti che hanno permesso una ripresa quasi a pieno regime: “Naturalmente abbiamo aumentato le ore di lavoro giornaliere perché si solo allungati i tempi e in più facciamo orario continuato. L’affluenza è aumentata perché si sentiva da settimane l’impellente bisogno di mettere a posto la propria immagine dopo tre mesi.
Per quanto riguarda il futuro – conclude la Ferlaino – è sempre difficile fare previsioni, so solo che non rimarremo aperti tutta l’estate, ci sarà una settimana di pausa.”